IL RITORNO DI GIOVY – Letture possibili.

 
 
 
ADESSOLitterae communionis
Domenica, 2 Maggio 2010
 
 
IL RITORNO DI GIOVY – Letture possibili
 
 
 Vedi precedente: RITORNO A TE – Giovy
 
L’enciclica Ecclesia de Eucaristia, pubblicata da Giovanni Paolo II il 17 aprile 2003, Giovedì Santo, riafferma, con uno stile chiaro e autorevole il dogma della Presenza reale di Gesù nel SS.mo Sacramento dell’altare e la sua realtà di Sacrificio offerto in adorazione a Dio e in espiazione dei peccati e per la salvezza del mondo.
 
La Chiesa ha ricevuto l’Eucaristia da Cristo suo Signore, non come un dono prezioso fra tanti altri,
  • ma come il dono per eccellenza,
  • perché dono di Se stesso,
  • della sua Persona,
  • nella sua santa umanità,
  •  nonché della sua opera di salvezza.
  • Questa opera di salvezza non rimane confinata nel passato, giacché tutto ciò che Cristo è, tutto ciò che ha compiuto e sofferto per tutti gli uomini, partecipa dell’eternità divina e perciò abbraccia tutti i tempi”.

Il Papa continua, contemplando e illuminando:
  • Quando la Chiesa celebra l’Eucaristia, memoriale della morte del suo Signore, questo evento centrale di salvezza è realmente presente e si effettua l’opera della nostra redenzione
  • Questo Sacrificio è talmente decisivo per la salvezza del genere umano che Gesù Cristo lo ha compiuto ed è tornato al Padre, soltanto dopo averci lasciato il mezzo per parteciparvi come se fossimo stati presenti.
  • Ogni fedele può così prendervi parte e attingerne i frutti inesauribilmente.
  • Questa è la fede di cui le generazioni cristiane hanno vissuto lungo i secoli.
  • Questa fede, il Magistero della Chiesa ha continuamente ribadito con gioiosa gratitudine per l’inestimabile dono”.
 

 
 
 
La decisione di Giovy di tornare in seno alla Chiesa Cattolica mi ha fatto riflettere a lungo. Non sono intervenuto subito se non con la preghiera di ringraziamento e di lode, perchè volevo fare della circostanza un motivo di riflessione personale da, eventualmente, condividere.
 
Noi, forse con troppa leggerezza, diamo tutto per scontato. Spesso resto molto sorpreso per la convinzione diffusa che una Confessione valga l’altra: Cattolici o Protestanti piuttosto che Ortodossi o Buddisti o Islamici… appartenenti all’ Amore Universale o che so io… tutto sommato – si va dicendo da molti –  è la stessa cosa, libero ognuno di andare dove lo porta il cuore…
 
  • E viene sempre citato Pascal: "Il cuore ha delle ragioni che la ragione non può capire".
  • O il passo evangelico "Adorerete in spirito e verità…"
 
Tutti concetti che stridono con il Vangelo quando assumono il significato di arbitrarie forzature  per sostenere vedute personali, molto spesso superficiali e cervellotiche, in nome della libertà di pensare ed agire.
 
A proposito di Gesù, l’unico Signore e l’unico Salvatore, il Card. Giacomo Biffi ha parole non solo di pastore ma anche di teologo: "Il cristiano coglie e avvalora tutti i fremiti di luce e di bene che si trovano sparsi in tutte le religioni, in tutte le culture, in tutti gli animi; ma non dimentica mai che «non vi è sotto il cielo altro NOME dato agli uomini, nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» (At 4,12), all’infuori di quello del nostro Redentore, unico Signore dell’universo, della storia, dei cuori.
 
Il sangue dei martiri [di ieri e di oggi n.d.r.] ci implora di aver misericordia dell’uomo contemporaneo e di fargli arrivare efficacemente la notizia che non si tratta di scegliere tra l’una o l’altra religione, tra l’una o l’altra pratica esoterica, tra l’una o l’altra visione culturale: si tratta di lasciarsi afferrare e coinvolgere dal solo evento risolutivo e centrale della vicenda umana, che è la Pasqua dell’Unigenito del Padre, morto in croce e risorto per noi".
 
Di proprosito ho fatto precedere queste considerazioni dall’ ARDORE EUCARISTICO di  San Riccardo  Pampuri (1° Maggio – SAN RICCARDO PAMPURI)perché aiutano a farci comprendere che certe esigenze, come quelle legittimamente espresse da Giovy,  sono dei lussi che di questi tempi non sempre possiamo permetterci: "quello che mi manca è una comunità a cui posso fare riferimento, per la frazione del pane, la comunione fraterna e la preghiera…"
 
Ma la risposta l’ha già espressa proprio lei: "…ma al di là di tutto io la mia strada verso il Padre con Gesù la sento gia presente dentro me, e la riverso tra gli ammalati e i carcerati a cui faccio visita".
 
Senza volerlo fare di proposito e senza forzature, le circostanze ci portano a scoprire il senso di questo nostro provare a stare insieme, sotto l’ombrello della COMPAGNIA DEI GLOBULI ROSSI che ha scelto San Riccardo Pampuri come modello ispiratore di una vita da vivere da "laici" nella Chiesa, nell’anonimato della  quotidianità.
 
Interessante la riflessione di Ettore e altrettanto bella e commovente la risposta di Giovy. Ho la sensazione   che lo Spirito di Gesù stia passando tra noi  sussurrandoci  all’orecchio indicazioni di vita.
 
TRES FACIUNT COLLEGIUM, recita il detto latino: tre persone fanno un gruppo stabile. Gesù è ancora meno esigente: "Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro…"  (Matteo 18, 15-20).  Questa è la vocazione dei "poveri" che si mettono, come sono, con quello che hanno e dove si trovano, totalmente nelle mani di Dio, consapevoli che ovunque c’è una Chiesa, un Altare, un Tabernacolo… sempre a disposizione dei passanti. Come c’è un ospedale, un carcere… e tante solitudini e sofferenze dietro le pareti degli stabili. Se poi ci viene data anche "una comunità di riferimento, per la frazione del pane, la comunione fraterna e la preghiera…", meglio ancora. Ma se non c’è, perché non provare a crearla? "Due o tre…nel mio Nome…"
 
Ettore B. Così ha commentato la decisione di Giovy:
Cara Giovy, mi ha fatto riflettere molto questo tuo post così sofferto e allo stesso tempo pieno di speranza. Purtroppo è vero che devi fare una scelta, così come per le altre cose della vita. Però ricorda che essendo cattolica, tu sei già tutto.
  • Non sei sotto una legge, come fin dai primi tempi del Cristianesimo puoi prendere tutto quello che ti piace e farlo tuo.
  • Se ti piace pregare con gli evangelici o come gli evangelici, puoi farlo. Tutto quello che c’è di buono in loro e che manca a te, puoi prenderlo senza paura.
  • Nella Chiesa c’è spazio per tutte le esperienze, qualcuno una volta ha detto che la Catholica assomiglia a uno zoo un pò strano: c’è di tutto.
  • C’è spazio per tutte le esperienze, per la santità di san Tommaso d’Aquino come per quella di san Francesco.
  • Questa è la ricchezza che ti offre la Chiesa senza che nessuno possa sentirsi un pesce fuor d’acqua, sei tu che devi capire qual è il tuo mare e se non c’è crearlo per fare ancora più grande l’oceano.
  • Tutte le debolezze che trovi nella Chiesa, le troverai dovunque. Ma vedo che hai già fatto esperienza che la santità non è in contrasto con la debolezza che abbiamo tutti.
  • Non lasciare che niente, nemmeno consigli dati in buona fede, ti privi della ricchezza dei sacramenti che hai avuto la Grazia di sperimentare di nuovo grazie a tua figlia.
  • Rinunciare a quello che tu sai essere vero per questioni contingenti (come possono essere le delusioni che tu hai avuto nella Chiesa) sarebbe un errore.
  • Passando ad un piano più pratico, io penso che dovresti provare a entrare in qualche movimento ecclesiale come i carismatici o i neocatecumenali che da quello che scrivi potrebbero essere il tuo mare. Coraggio 🙂

LA RISPOSTA DI GIOVY 
 

Ettore, sei l’unico che ha compreso quanta sofferenza c’e’ in questo post e dietro questa la speranza di trovare una mia identita’, se mai ne avro’ una:-))


Si e’ vero, purtroppo ho dovuto fare una scelta, anche se il mio cuore desiderava una comunione con tutti, ma mi rendo conto che è solo un’utopia…

Ho frequentato diversi gruppi carismatici e se devo essere sincera come lo sono sempre stata , la loro dottrina non mi sembra tanto "sana" , almeno nei gruppi che sono qui al mio paese, poco so dei neocatecumenali, ma al di là di tutto io la mia strada verso il Padre con Gesù la sento gia presente dentro me, e la riverso tra gli ammalati e i carcerati a cui faccio visita , quello che mi manca è una comunità a cui posso fare riferimento, per la frazione del pane, la comunione fraterna e la preghiera…ma sono fiduciosa che prima o poi troverò il mio nido:-)
un abbraccio:-)

 

LUCETTA HA DATO ANCHE LEI IL SUO CONTRIBUTO

Sono felice e piango di gioia per tanti motivi ma soprattutto perchè hai detto: "alla fine il beneficio l’ho avuto io, perche’ nel momento che ho preso dopo sei mesi quel pezzetto di pane la mia anima e’ stata invasa da una pace bellissima"

Eh sì Giovy……quel pezzo di Pane Eucaristico è Gesù e solo Lui poteva darti la pace. Sapessi quante volte ti ho affidata a LUI perchè in qualche maniera ti raggiungesse e ti donasse ciò di cui avevi bisogno. Non guardare all’incoerenza e all’indegnità di alcuni suoi ministri, guarda a Gesù solo a LUI.

Ho insegnato per 30 anni in una scuola gestita dai padri Gesuiti. Ho guardato e seguito i consigli di quelli che sapevano testimoniare Cristo con la loro vita, ho provato dispiacere quando l’esempio di alcuni non era buono ma questo non ha certo influito sulla mia fede in Gesù.

Lui solo è IL MAESTRO e BASTA. E poi chi sono io per poter giudicare? Sono niente. Tutte le mattine vado a cibarmi di Gesù che mi riempie di capacità di avere occhi misericordiosi e compassionevoli verso chiunque e quindi anche verso la Chiesa. Ti abbraccio. Aiuta la piccola a far sì che il giorno della sua prima comunione sia il primo di una serie infinita di incontri con LUI.

NE’ SONO MANCATE LE CONSIDERAZIONI DI DEBORATH

Cara Giovy, gioisco con te per quanto ti è successo!!!
Credo davvero che tu abbia fatto la scelta giusta e ne hai avuto la prova: Gesù non delude mai, sa sempre tutto ciò di cui abbiamo bisogno e ce lo dona con gioia. Ha vissuto con te ogni attimo del tuo turbamento interiore, ti è stato accanto e ti teneva la mano, lasciandoti libera, ma sapendo che il Suo sigillo, impress nel tuo cuore da sempre ti avrebbe condotto sul giusto sentiero!

Che dire? Grazie per le emozioni che ci hai trasmesso, sono sicura che ognuno di noi sa di cosa parli, sa quello che hai provato ed in questo siamo tutti noi una cosa sola, riuniti nel corpo di Cristo: Lui è il capo e noi siamo le membra, quando ci cibiamo del suo corpo diventiamo tutti una cosa sola in Lui: è questa la vera comunione, non siamo noi che trasformiamo Lui in noi, ma è Lui che ci incorpora nel suo corpo e ci fa diventare una cosa sola con lui…

Cara Giovy, cos’altro dirti???? Tanti auguri per tua figlia e ben tornata… Siamo tutti in festa per te…
:0)))

DONATELLA COSI’ SI E’ ESPRESSA:

L’unica verità è Gesù. E’ Lui che ci tende una mano e ci tira fuori dalla confusione, ci dà la direzione giusta da seguire…ho letto attentamente la storia di Giovy, caro Angelo, e mi è sembrato di viverla…penso che questi momenti di confusione, di smarrimento, possano capitare ad ognuno di noi quando non troviamo il giusto punto di riferimento, e a volte le istituzioni che dovrebbero darcelo si lasciano fuorviare da altri interessi, da convinzioni che alla fine ci portano sempre più lontano.
La storia di Giovy dimostra che Gesù è l’unico punto di riferimento che può indicarci la giusta strada e darci la pace…e anche io come Deborah provo una grande gioia, perchè ho immaginato quella bellissima pace che ha pervaso l’anima della nostra amica quando ha ricevuto il Signore…
 
ANCHE SILVIA HA TROVATO PAROLE STIMOLANTI:

Cara Giovy, sono passata di qua ed ho trovato di che rallegrarmi e ringraziare il Signore! Prego per te e con te, restiamo uniti a Lui e tra noi, aperti alla Luce che Lui assicura a chi Lo cerca con cuore sincero! Un abbraccio con tanto amore!!!

 

MI RISUONANO NELL’ANIMO le parole di Cristo nel Vangelo: "Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" (Gv 6,51). E’ questa una delle espressioni di Gesù che racchiudono in sintesi tutto il suo mistero.

 

  • La comunione sacramentale, intima e perseverante, con il Corpo e il Sangue di Cristo, opera una trasformazione profonda della persona ed il frutto di questo processo interiore, che la coinvolge tutta, è quanto afferma di sé l’apostolo Paolo scrivendo ai Filippesi: "Per me il vivere è Cristo." (Fil 1,21).
  • Il morire allora è un "guadagno" perché solo morendo si può pienamente realizzare quell’ "essere-in-Cristo" di cui la comunione eucaristica è pegno su questa terra.
  • Alla mensa celeste, a quel convito messianico si realizza la profezia di Isaia , dove si dice che la morte è eliminata per sempre e le lacrime sono asciugate su ogni volto (cfr Is 25,8).

Questo eterno convito di amore, accomuna ora, noi ancora pellegrini, alla Chiesa Celeste, ossia con coloro che già sono giunti alla meta.

 

Quando cantiamo il Salmo 22 :

  •  "Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla: sull’erba dei pascoli mi fa riuposare…" (Sal 22,1-2), già sperimentiamo in ogni momento nella fede, anche in presenza del fatto di dover morire, quanto il salmista afferma con fiducia:
  • " Anche se andassi per la valle più buia, di nulla avrei paura, perché tu resti al mio fianco”. “sei con me": questa espressione rimanda ad un’altra che Gesù risorto rivolse agli Apostoli: "Sarò con voi." (Mt 28,20).

Mi sovvengono le parole dei mistici santa Teresa e san Giovanni della Croce, che sono un ricostituente per il cuore:

 

 

Nulla ti turbi, nulla ti spaventi:
chi ha Dio nulla gli manca.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi:
solo Dio basta.

Nada te turbe, nada te espante
quien a Dios tiene, nada le falta.
Nada te turbe, nada te espante
sólo Dios basta.

     

                       
 
 
RIFERIMENTO UTILE 

I PREZIOSI CONTRIBUTI DI ETTORE

 

 
Se avessi l’ambizione di aver detto tutto e bene in una paginetta, povero me! Non è che un invito alla riflessione.
 
 
A darmi una mano in simile "impresa" [ci sono quelli che vorrebbero tutto, subito, in pillole…] chiamo in aiuto il caro maestro JEAN GUITTON, uno dei più eminenti filosofi cristiani del ‘900. A Fiuggi per ricevere un prestigio premio-riconoscimento, ebbe a dire:
 
 " La mia vita si è svolta praticamente su due binari: da un lato sono stato per l’intera esistenza un filosofo (ho insegnato anche filosofia alla Sorbonne) e insieme sono stato un pensatore cristiano, cioè ho cercato di proporre la fede cristiana, dico anzi cattolica, a tutti i miei contemporanei, con ciò che Giovanni XXIII chiamò l’aggiornamento, usando il loro linguaggio, parlando al loro cuore.

Due parole dapprima sulla mia esperienza personale di filosofo.

Mi sembra che in questo mondo ci sia una profonda crisi dell’idea di verità. Quando parlo con i giovani francesi, per esempio, osservo sempre che non hanno più idea della verità, cioè pensano che la verità sia relativa, pensano, come Protagora, che l’uomo è la misura delle cose, oppure, come Pirandello, che ognuno ha la propria verità. Invece per me, filosofo, questo è falso.

In altri termini, non ci sono delle verità particolari, delle sincerità peculiari oltre a tutte le sincerità.
C’è qualcosa che non cambia mai, che è identico, non muta mai, qualcosa di eterno, che si può tradurre in vari linguaggi e gerghi, naturalmente, ma che è la verità. Penso quindi che la prima verità, la prima cosa da insegnare ai giovani oggi e la prima cosa che i giovani devono capire, è di ristabilire, riaccendere questa fiaccola della verità.

L’amore della verità ci insegna a vivere, e soprattutto, come abbiamo visto con Padre Massimiliano Kolbe, è l’unica cosa che ci può insegnare a morire, cosa più difficile che imparare a vivere. Se parlo di amore della verità e di ricerca della verità è perché penso, e mi scuserete se vi dico ciò, che la formazione filosofica, la formazione della ragione, dell’intelletto, dell’intelligenza, deve essere primigenia e se smettiamo di credere nella verità il cattolicesimo crollerà nella relatività…".

Il saggio maestro ha visto giusto: è quanto sta accadendo sotto i nostri occhi, persi nel vuoto. Ci sono dei buoni e giusti motivi per convincermi che ciò in cui credo nel 2010 NON è sostanzialmente diverso da ciò in cui credevano i fedeli dell’anno 71 dopo Cristo, e da quello che annunciava il Rivelatore.

  • Si può dare la propria adesione a una fede che ha venti secoli di esistenza?
  • E’ possibile che la fede delle origini possa essere la stessa, e avere lo stesso significato di quella dell’uomo dell’era informatica e dei voli spaziali?

Ancora da Jean Gutton un invito a cercare…

 
"…Mi dà fastidio quel modo triste che hanno i cattolici (e che è l’opposto del modo apologetico abbastanza ingenuo del passato) di svalutare la Chiesa incarnata, come se si trattasse di un corpo legato al peccato, di una madre eccessiva, di un’ombra del Vangelo, o di un’istituzione soffocante…

Senza la Chiesa, e dico la Chiesa dei poveri diavoli, la Chiesa dei poveri vescovi, e dei poveri parroci, la Chiesa istituzione, la Chiesa tradizione, la vecchia Chiesa sfigurata dai suoi riti, la madre agli occhi dei malati, non sarei quello che sono. I rimproveri che posso farle a ragione non sono niente se confrontati con i suoi meriti, e non appartengono allo stesso ordine di cose…".

 
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49 risposte a IL RITORNO DI GIOVY – Letture possibili.

  1. Angelo ha detto:

    >>>arbitrarie forzature per sostenere vedute personali, molto spesso superficiali e cervellotiche, in nome della libertà di pensare ed agire.>>>:-) interessante forzatura del pensiero di una persona senziente che essendo in dissenso viene tacciata di superficialità…. Non sarei tanto sicuro di un ritorno alla chiesa cattolica, quanto piuttosto la consapevolezza che una seconda strada è risultata meno favorevole del previsto per giungere alla meta, dopo che la prima ha fallito. ciao globulo

  2. Angelo ha detto:

    Esiste una chiesa dei poveri vescovi? Questa mi giunge nuova 🙂 i rimproveri saranno anche minori dei meriti, possiamo anche discutere di questa verità, tuttavia non è nascondendo la testa o gli scandali sotto la sabbia che si risolvono i problemi.Anelo il momento in cui i papa boy con gli striscioni la domenica, oltre ad osannare qualcuno, chiederanno anche spiegazioni in merito ai preti pedofili e a chi li a coperti permettendo loro di delinquere impunemente. Chi lo sa cosa ne penserebbe il grande filosofo Jean Guitton…… 🙂

  3. lucetta ha detto:

    Non dobbiamo rimanere inerti di fronte a certe notizie ma…. insieme ai preti pedofili vogliamo ricordare anche quelli che hanno dato e continuano a dare la loro vita per difendere e curare i più deboli e gli indifesi. Mi riferivo al fatto che si continua sempre a rimestare nel fango e tutto questo non solo non salva nessuno ma servono ad avvelenare ancora di più il sangue di chi le sente.I fatti li conosciamo…cerchiamo di trovare il rimedio allora…e non continuiamo a rotolarci nel fango. La cosa importante, secondo me è cercare che queste cose non avvengano più, estirpando il bubbone alla radice.E dopo averle denunciate dobbiamo trovare il modo di riparare il male che ne consegue ,Cristo ci dice come fare. Soccorrere i più deboli e Pregare e digiunare per scacciare certi demoniche si annidano nel cuore di certi uomini.Lo so che quello che dico, molto probabilmente non sarà condiviso perchè la " rabbia" che ci sale dentro di fronte a certi fatti è tanta e ci viene naturale scagliarla contro…i colpevoli..la Chiesa…..i media…il sistema…la società …ecc.Ma così non facciamo altro che aggiungere " rabbia" a " cattiveria" e la " rabbia" non è un sentimento che viene da Dio. Il male c’è… a noi è chiesto di combatterlo con il bene

  4. angelo ha detto:

    E, per tornare al nostro JEAN GUTTON, senti Lucetta cosa scrive a completamento di quanto tu dici: "Queste accuse vengono capite molto bene dagli avversari, che le fanno proprie persino come loro giustificazione. E’ difficile per me, dopo aver visto un figlio, dare uno schiaffo a colei che l’ha portato nel ventre. So di avere degli amici cari e puri tra coloro che credono di dover strappare a questa povera Chiesa i suoi abiti e scolpire la sua essenza in tutta la sua purezza. – Ma esiste in questo mondo un’essenza completamente pura?- C’è uno spirito senza una lettera imperfetta? – C’è una purezza che non sia mescolata a qualche impurità?- E qual’è l’istituzione (anche una coppia molto unita o un gruppo di puri) che, dopo essere durata un po’ di tempo, sarà in grado di continuare a sussistere, se ne vengono messi in luce soltanto gli errori?- Gli iconoclasti vogliono preservare la purezza, ma non si può farlo ritornando al punto di partenza.In ogni caso, pur rispettando le altre vocazioni, sono contento della mia scelta. Dato che ho uno spirito portato alla critica, constato in me quel difetto così ben descritto da San Paolo, che consiste nell’ESSERE FELICE DI VEDERE QUELLO CHE NON VA.Provo sempre una grande soddisfazione nell’accusare le tare della Chiesa. Mi dico, parlando con me stesso: "Non sono come quei teologi sorpassati, come quei cardinali arretrati, come quesi vescovi ignoranti. Fortunatamente non ho i difetti degli altri. Dentro di me , la Chiesa è completamente pura; in me potrebbe ricominciare".Ma, quando ritorno ai miei punti di riferimento abituali e ritrovo il buon senso, mi dico: " Senza la Chiesa, e dico la Chiesa dei poveri diavoli…".Ci aiuti lo Spirito a coltivare questa pietà filiale.

  5. lucetta ha detto:

    Parole, quelle di JEAN GUITTON, che mi soddisfano e mi confermano nel mio attaccamento alla Chiesa. Grazie.

  6. Angelo ha detto:

    insieme ai preti pedofili vogliamo ricordare anche quelli che hanno dato e continuano a dare la loro vita per difendere e curare i più deboli e gli indifesi>>>Lucetta in una chiesa quelli che danno la loro vita per curare gli altri sono la normalità e sai che la normalità non fa notizia, è meno normale che si parli di vescovi poveri (non ne vedo in giro). Il rimestare nel fango dipende dal fatto che c’è chi il fango lo produce, lo ha prodotto e continuerà a farlo fino a che non capirete voi menbri di questa chiesa che dovete essere voi a fare le pulizie e che le chiacchiere dei filosofi non bastano. A proposito chi lo sa se il nostro jean gutton aveva figli e cosa avrebbe detto se un prete avesse abusato di loro… sarebbe stato altrettanto misurato? ho i miei dubbi. ciao

  7. angelo ha detto:
  8. lucetta ha detto:

    Caro Angelo fino a quando avrai quest’animo sempre polemico, pieno di risentimento…….non arriverai da nessuna parte, ammesso che tu voglia andare da qualche parte. Dici : "…Lucetta in una chiesa quelli che danno la loro vita per curare gli altri sono la normalità e sai che la normalità non fa notizia, "Lo so che il bene non fa notizia……..ma io voglio parlare del bene e voglio guardare al mio prossimo in generale con occhi di misericordia. Non m’interessa quello che fanno gli altri, chiesa compresa, m’interessa quello che faccio io per Cristo perchè ho davanti quello che ha fatto LUI per me . Prendo il buono che c’è in tutti, scarto il male. Così faccio con le parole di tutti. Ho notato che tu, dei messaggi degli altri, non cogli mai l’aspetto positivo ma ti fermi ad arte su qualcosa per emettere il tuo giudizio e spargere qua e là piccoli semi di veleno. Così non va. Prima di invitare gli altri a fare le pulizie bisogna farle in se stessi, a casa propria, nella propria anima .

  9. Angelo ha detto:

    Non m’interessa quello che fanno gli altri, chiesa compresa >>> sei tu che ti dichiari appartenente a quella chiesa mi sembra di capire, certo è comodo dire che la chiesa è fatta di missionari… ma non è così, è fatta anche di apparati burocratici,di interessi miliardari, di collusioni e tanto altro. Ti ringrazio di preoccuparti per la pulizia della mia anima…. vedi io però non mi sono mai dichiarato pulito al contrario della tua chiesa che sciorina verginità perse da secoli. Io non spargo semi di veleno, io dico a muso a muso quello che penso delle gerarchie ecclesiastiche e dei suoi accoliti, mi sembra con chiarezza e senza ipocrisia. Mi spiace se ti dà fastidio ma cosa vuoi tra il citare filosofi di parte e finti santi costruiti a tavolino preferisco parlare chiaro… ciao

  10. Angelo ha detto:

    tanto per tornare al postLa decisione di Giovy di tornare in seno alla Chiesa Cattolica mi ha fatto riflettere a lungo.>>>>Avrebbe dovuto farti riflettere di più la decisione di giovy presa a suo tempo di abbandonarla direi…. sarebbe stato molto più costruttivo per la tua chiesa.

  11. lucetta ha detto:

    Come volevasi dimostrare!!!!! Tu non ascolti, non leggi attraverso le parole l’animo altrui, prendi solo lo spunto da una frase per poter tornare sempre allo stesso discorso, tanto d’attualità, in questo periodo. Sappi che non mi dici nulla di nuovo che già non sapessi !!!!! Andiamo per direzioni diverse. A te interessa far conoscere solo il MALE che esiste e fermarti a quello per avvelenare sempre di più l’animo altrui (non certo per sollevarlo )………a me, oltre a prendere atto del male, interessa diffondere anche il bene. Tu vuoi tirare fuori dall’animo umano sentimenti di astio, rancore e sfiducia totale in Dio e nell’uomo……..io non voglio demolire ma spargere semi di pace.So che esiste una giustizia divina, a cui mi rimetto e sottometto. E direi di chiudere qui il nostro dialogo visto che siamo su binari completamente diversi , entrambi felici di stare dove si trovano, ognuno col suo bagaglio di idee, convinzioni e di fede. Ti saluto

  12. Marco ha detto:

    "E direi di chiudere qui il nostro dialogo visto che siamo su binari completamente diversi , entrambi felici di stare dove si trovano, ognuno col suo bagaglio di idee, convinzioni e di fede"E ti pareva, quando si inizia a dire le cose come stanno ci si defila dalla discussione e ci si rinchiude dietro a stupidi paraventi.Ad Angelo non interessa far conoscere solo il male, come del resto non interessa a me. Ma fare del bene, come diceva lui, all’interno di una Chiesa che predica determinati valori, dovrebbe essere la pura e semplice normalità. E’ assurdo dire che nn ti interessa quello che fanno i membri della tua Chiesa se poi ne fai parte. Per fare quello che dici tu dovresti uscire dalla tua comunità e vivere la tua fede in maniera individuale prendendo le distanze dalla Chiesa cattolica A.R.Ma la coerenza non è certo il vostro forte. Come è anche assurdo prendere solo il buono scartando il male; il male esiste e non si può far finta di niente dicendo solo :"tanto io non lo faccio, faccio solo del bene e di chi commette il male cavoli loro"Ma che ragionamento è?! Questo è uno dei post più tristi che io abbia mai letto; si "festeggia" il ritorno nella propria comunità di Giovy senza esaminare tutto quello che c’è dietro, il suo percorso di sofferenza e senza chiedersi perchè ancora oggi lei si senta distante da questa Chiesa.

  13. lucetta ha detto:

    Scusa tanto Marco ma anche tu sei bravo a stravolgere il senso delle mie parole. Che dialogo vuoi che ci sia se le mie parole vengono interpretate a senso unico, cioè il senso che gli dai tu? Parli come se possedesssi il monopolio della verità per cui pensa di me quello che vuoi. Il giudizio umano mi interessa poco, m’interessa solo quello di Dio, quello che pensa Lui di me. Il resto conta ben poco.

  14. angelo ha detto:

    Cara Lucetta, nonostante la coerenza non sia il nostro forte -come ci viene biasimato-, per quanto indegni ed inadeguati, dobbiamo non perderci d’animo e tentare di essere discepoli di Colui che tra i profeti di ogni tempo ha detto: “Io sono la Verità, Io sono la Vita”. Noi seguiamo questa Via. In quanto a sporcizia, quella di casa mia (la mia anima) me la devo pulire io; tu quella di casa tua. E, se a qualcuno di noi capita di smarrire la strada, non abbiamo che da attivare il dispositivo della carità fraterna che si esprime in tanti modi: dalla preghiera al consiglio, dalla correzione fraterna al rimprovero…Ma ancorché tutto questo si dimostrasse insufficiente, avremmo sempe a disposizione la Divina Misericordia cui affidare le situazioni che non siamo in grado di gestire.Il post – E NECESSARIAMENTE LA DISCUSSIONE – è centrato sul PANE DI VITA perché è da lì che nasce la Chiesa ed è sempre lì che deve farvi ritorno, sia nei momenti solari ed esaltanti che nelle giornate gelide ed opprimenti. Se ad altri non interessa e vogliono – non si comprende a quale scopo – sviare la riflessione ed imporci di parlare d’altro, accusandoci poi di DEFILARCI DALLA DISCUSSIONE!, per noi qui, ADESSO, è importante, anzi, essenziale non perdere il filo logico della nostra meditazione. Dal momento che nessuno è obbligato a seguirci e a condividere, vista l’arroganza dei pretestuosi interventi, così fuori luogo in questo contesto, dobbiamo stare attenti a non perdere la calma davanti ai professionisti della PROVOCAZIONE, peraltro ripetitivi fino alla noia. Su questo blog non erano ancora arrivati. Buon segno! Mi è caro citare ancora una volta il nostro professore della Sorbona JEAN GUITTON che si è occupato tutta la vita di Dio da filosofo credente e, dunque, pensante: “Quando siamo in possesso di qualche cosa che crediamo essere vero, siamo necessariamente tentati di condividerlo, dato che il Verbo è il pane che bisogna spezzare in comune.Sento dentro di me un desiderio, un bisogno (che mi ha portato a scegliere il mestiere d’insegnante) che esiste in tutti gli uomini: QUELLO DI CONVINCERE…"Noi che non siamo nè filosofi nè teologi non abbiamo una simile pretesa. Ci limitiamo a proporre ciò che ai nostri occhi è sembrato sbalorditivo.Ma seguiamo la logica del professore:- "Se ci sono degli errori che hanno ottenuto l’assenso di tutti gli uomini, non per questo non sono errori;- se ci sono delle “verità” che sono necessarie ad un gruppo, che possono essere imposte con la propaganda o con la pressione, non per questo cessano di essere degli errori.- So bene che alcuni mi diranno, come Pilato: “Ma che cos’è la verità?”A dire il vero, sono convinto (anche riguardo a quest’uomo moderno che è Pilato) che i più scettici ammettono tutte le opinioni, A ECCEZIONE DELLE CONVINZIONI DI COLORO CHE CREDONO NEL VERO, e questo fatto mi ha indotto a pensare che gli scettici siano in fondo dei NEGATORI SORRIDENTI E DISPERATI, ma altrettanto avidi di vero quanto gli altri uomini. …queste considerazioni aiuteranno il lettore a capire che per me il cattolicesimo e la verità sono la stessa cosa. E’ questo il significato della parola CREDERE, ieri come anche oggi, e così sempre. Se io non fossi convinto che il cattolicesimo è la verità, non vedo come potrei restarvi fedele un giorno di più”.Lucetta, andando in pensione non ti è stato vietato di insegnare. Prendi l’esempio da JEAN che lo ha fatto fin’olte i novant’anni. Visto il numero di somari in circolazione (chiedo scusa agli asini veri!) non puoi svolgere nella società che un ruolo prezioso di recupero o “redenzione”. Naturalmente, “buona fortuna!” Perché la categoria è tosta e ricalcitra. A nulla gioverebbe un cinque in condotta!

  15. lucetta ha detto:

    Grazie Angelo per avermi ricordato l’essenziale.

  16. Angelo ha detto:

    vediamo…. ci hai chiamati arroganti, provocatori, asini… e quant’altro…. come diceva il tuo gesù (che poco o nulla ha a che fare con la chiesa cattolica) tutto è puro per i puri… si vede che la purezza di animo che tanto decantate si ferma a livello della gola, più oltre non và. Come tutti i presuntuosi detieni la verità e te ne fai scudo per incellofanare i tuoi neuroni. Buon prò ti faccia. un Saluto a te e ai tuoi globuli (un pò anemici in verità).

  17. Marco ha detto:

    E’ patetico vedere come il bue dica cornuto all’asino. Io non detengo nessun monopolio della verità; al contrario chi ha la presunzione di farlo siete voi.Il post sarebbe centrato sul pane di vita??? E perchè allora si intitola "Il ritorno di Giovy-letture possibili"??? Ennesima dimostrazione di incoerenza.Il post è sul ritorno di Giovy nella comunità cattolica e fa riferimento proprio al post che lei ha scritto. Ed è solo per questo motivo che ho commentato qui, perchè avete strumentalizzato una situazione che riguarda una persona a cui tengo.

  18. Angelo ha detto:

    strumentalizzato è la parola giusta marco…. ciao

  19. Maurizio ha detto:

    Che è ‘sta roba? °_°

  20. Giovy ha detto:

    Io sono stanca, stanca di tutto e di tutti, se davvero qualcuno di voi teneva a capire cosa ho provato e che ancora provo allora avreste avuto la carita’ di contATTARMI E DI CHIEDERMELO DI PERSONA, MA SI SA si arriva a strumentalizzare sempre tutto ed e’ proprio questo che mi da nausea.Tutti voi, nessuno escluso, continuate ad essere uno contro l’altro, ancora e ancora e ancora, questo perche’ per voi cio’ che sto vivendo e’ solo l’esperienza di una ragazzina cresciuta che valuta e rivaluta il tutto, abbassando e innalzando chi e’ di turno.Non ci sono ne poveri vescovi, ne poveri pastori ne una chiesa non capita, qui gli unici poveri siamo noi ,stupide creature che si illudono di sognare una chiesa di ampio respiro, non esiste!!!! e lo posso gridare ad alta voce" non esiste" non esiste piu’ nessuna chiesa , gente settaria da un lato e palesemente tradizionalista delle apparenze dall’altra.<<Il pane della vita>>una parola troppo grossa, perche’ se davvero ci passiamo la mano per la coscienza allora Gesu’ ritroverebbe il vuoto intorno alla sua mensa, abbandonata da anime che hanno dimenticato cosa c’e’ dietro quella frazione del pane, quale passaggio pasquale il cuore dovrebbe fare per arrivare a dire:Cristo vive in me.Sono delusa e non solo da voi, ma anche e soprattutto da chi nel reale doveva starmi maggiormente vicino; Marco, un giorno mi dicesti: arriverai come me a non credere piu’, penso che quel giorno non e’ poi cosi’ lontano e non perche’ io non creda in Cristo , piuttosto non credo piu’ che possa esistere davvero quella comunita’ dei primi cristiani, di cui la gente se ne innamorava , riconoscendo in loro l’amore del Padre, la salvezza del Figlio e la comunione nello Spirito Santo.Quello che e’ piu’ grave e’ che non si strumentalizza Giovy, ma la verita’, una verita’ bistrattata a destra e a manca, dai cattolici "fieri" di essere la religione nominale ma che con i loro dogmi confondono invece di spiagare una verita’ gia esistente; Dai protestanti che se da un lato infondono gioia per una grazia salvifica dall’altra fanno dei versetti strumenti di condanna ,;Dai testimoni di Geova, pronti ad emarginare chi il giorno prima era con loro e magari ci ha ripensato sulla sua scelta di vita, dagli agnostici che si pensano gli unici ad aver fatto una scelta-non scelta intelligente e dagli atei che nel tempo hanno fatto del loro non credere una verita’ assoluta di una nuova religione..In tutta questa babilonia, c’e’ chi come me fa una scelta di cuore, oltre che di ragione, magari sbagliata,ma l’unica capace ridonare un po’ di pace ai sensi e all’anima.Penso a Gesu’, al mio Gesu’ che sulla croce disse: Padre perdona loro perche’ non sanno quello che fanno…oggi cosa direbbe ? ancora una volta : Padre perdona loro perche’ non sanno quello che fanno…ancora una volta direbbe a chi si riconosce peccatore: oggi sarai con me in paradisoancora una volta direbbe: Padre perche’ mi hai abbandonato, permettendo tutto questo in nome di una liberta’ usata male. ancora una volta direbbe : ho sete…d’amoreCristiani, un nome diventato una filosofia non un "essere" , uno strumento di divisione e non di redenzione.Abbi pieta’ Signore, abbi pieta’ di noi, di quelli che invocano il tuo nome solo con la bocca, di quelli che lo pronunciano per condannare, di quelli che lo usano per umiliare e di quelli che come me arrivano anche ad averne paura di annunciarlo, nella semplicita’ dell’unico comandamento che ci hai lasciato, quello dell’amore.

  21. lucetta ha detto:

    Se in qualche modo ho contribuito a nausearti ti chiedo SCUSA. Non era sicuramente nelle mie intenzioni.Che il Signore mi faccia capire dove ho sbagliato!!!!!!Ho sbagliato sicuramente nell’intervenire…dovevo starmene zitta come ho sempre fatto.

  22. Angelo ha detto:

    X giovyera ora… 🙂

  23. angelo ha detto:

    Cara Giovy, se sei stanca di tutto e di tutti, dovresti escludere almeno chi non c’entra un bel nulla in questa disgustosa montatura. Io, non avendo nella Chiesa incarichi formali non rappresento che me stesso. Sono un semplice fedele, gioiosamente sottomesso al Papa, al mio Vescovo ed a chi me lo rappresenta.I miei titoli per parlare NELLA Chiesa Cattolica e DELLA Chiesa Cattolica sono semplicemente questi: il Battesimo e la Cresima.Se parlo bene, lode al Signore che mi ispira. Se parlo e razzolo male, la resposnabilità è tutta mia e non può essere attribuita a chi mi ha generato nella Fede Cattolica.Tantomeno a quelle quattro o cinque persone che si relazionano con me sul web.Sia il blog che il post incriminato mi appartrengono. Quindi è solo con me che devi prendertela. E, come Lucetta, della quale prendo le difese perché persona mite e di buon senso,ti chiedo scusa quale unico responsabile della tua nausea.Mi auguro che tu abbia la forza e la voglia di rileggere il post, tralasciando i commenti. Forse riuscirai a capire più serenamente la vera intenzione che lo ha ispirato e che nonera certo quella di strumentalizzarti. Vado convincendomi che, pur facendo riferimento a Gesù, tra noi non sempre si parla della stessa Persona.Per me è “ il mio Signore!” Ma per Marco, uno degli intervenuti a sorpresa, di cui ho letto questa notte il post di Pasqua,è semplicemente un FALLITO, uno dei tanti falliti della storia.Dunque aveva ragione il vecchio Simeone quando prese in braccio quel bambinoe ne vide un ‘segno di contraddizione’ che avrebbe accompagnato e attraversato la storia. E si verifica perfino nel nostro piccolo. Hai scritto una bella preghiera sia per quelli che non sanno quello che fannoche per i cristiani filosoficanti e per coloro che abusano del Santo Nome.Siamo ancora in tempo ad aggiungere un’intenzione:per coloro che non sanno quello che dicono. Così ci siamo dentro tutti.Nel rinnovarti le mie scuse per l’incidente che ho provocato, mi auguro che tu sia capace di fare quel gesto cui tanto tieni: perdonare ed amare tutti e ciascuno con i nostri limiti.

  24. Giovy ha detto:

    Ma perche’ ogni volta le persone si sentono chiamate in prima causa?…fratello, non hai bisogno di prendere le difese di Lucetta perche’ lei sa quanto gli voglio bene e soprattutto sappiate che quando parlo di tutto e tutti non mi riferisco a qualcuno in particolare ma e’ rivolto soprattutto ai miei compagni di viaggio nella vita reale.I tuoi titoli sono gli stessi che ho io, l’unica differenza e’ che io non mi sento gioiosamente sottomessa al papa’ e al mio vescovo, forse perche’ sono arrabbiata, forse perche’ avverto con maggiore sensibilita’ che qualcosa non va, forse perche’ vorrei qualcosa in piu’ ….nulla toglie che il problema non sia in chi mi legge o mi vive ma in me stessa che qualche volta dovrei guardare oltre l’orizzonte per non fermarmi al tramonto…<<Quello che e’ piu’ grave e’ che non si strumentalizza Giovy,ma la verita’ >> queste sono state le mie parole Angel e non le rinnego, le penso ancora, perche’ in quel " mio Signore" di cui tutti ci compiaciamo ne strumentalizziamo una verita’ che dovrebbe fondarsi non piu’ sul mio o il tuo ma sul nostro….E’ questo che Gesu’ ci chiede, l’unita’, un solo corpo, un solo Spirito, un solo Signore, una sola fede , nel vincolo della pace ed e’ questo che vorrei vivere ma e’ proprio questo che non riesco a percepire…Non hai da chiedermi neassuna scusa e questo vale anche per te Lucetta, avrei voluto solo la delicatezza di sentirmi chiedere il perche’, un perche’ che Marco nella sua visione che ai nostri occhi appare eretica se lo e’ chiesto e forse proprio perche’ ci e’ passato prima di me.Se leggi i commenti nel post di Marco a cui hai fatto riferimento ti accorgerai che la prima a commentare sono stata io, la prima a criticare e a non condividere quel tipo di post sono stata io, eppure Angelo credimi come una sorella dopo ogni discussione, io ho sempre avvertito in lui un amore reale, che va oltre il credo, oltre ogni visione diversa della vita e sempre mi sono chiesta come e’ possibile amarsi e rispettarsi tra persone cosi’ diverse e poi non riuscirlo a fare tra coloro che si ritengono figli di uno stesso Padre?E’ vero tutto quello che dite, tutto, la fede si fonda nella persona di Cristo Gesu’ ma io forse ereticamente dico e sono sicura che Gesu’ prima che a lui ha desiderato ardentemente che ci amassimo tra noi, senza distinzioni..in lui…l"asciate che i bambini vengano a me , perche’ di essi e’ il regno dei cieli."…loro non hanno titoli, non hanno cultura, ma hanno un cuore semplice che accoglie ,che ama ,che piange, quando non puo’ stare con l’amico, e se domandi a qualsiasi bambino della terra , chi e’ per te Gesu’?, lui ti risponde: il "nostro amico" mai e poi mai ti diranno il mio, perche’ la chiave che non si riesce piu’ a trovare e’ proprio li’ , in quel noi che non c’e’ piu’….lascio una piccola canzone di speranza e di scuse se in qualche modo vi ho offeso.http://www.youtube.com/watch?v=6WXniw3SDvY&feature=related( chi mi conosce sa il mio debole per il coro dell’antoniano, quindi scusate la semplicita’ , ma personalmente penso che le voci bianche e le parole delle loro canzoni rendono chiaro cosa c’e’ nel mio cuore….buonanotte a tutti.

  25. angelo ha detto:

    Nel tuo commento sei molto esplicita e perciò ritengo di doverlo essere anch’io, senza alcun intento polemico. Anche questo ulteriore tuo intervento – peraltro chiarificatore -senza richiesta – di ciò che tu pensi e credi, mi fa ritenere che tu il post non l’abbia letto ma soltanto nervosamente leggiucchiato.In quanto a "IL MIO SIGNORE!" non voleva essere un’appropriazione con esclusione di altri, ma un richiamo a Tommaso incredulo: "MIO SIGNORE E MIO DIO!" (Giovanni 20, 19-31). Questa confessione è la più grande che sia espressa da un discepolo in tutto il Vangelo.Mi chiedo: come fai a pensare di essere la sola "che desidera la comunione con tutti"? Non è la fede Cattolica che esprime, pur con i limiti e i fardelli ingombranti dei suoi componenti,il desiderio di Cristo "UN UNUM SINT" ? TUTTI UNA COSA SOLA (Gv 17,20-26) In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, pregava dicendo: “Padre santo, non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una cosa sola.Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro".UN FATICOSO TRAGUARDOSant’Agostino vescovo d’Ippona, uno dei grandi Padri della Chiesa, mi aiuta a intendere la Scrittura:- Signore ha tenuto a precisare: “Anch’essi siano uno in noi”, per farci ben comprendere che questa unità che produce la perfetta carità, noi la dobbiamo alla grazia di Dio, non a noi stessi.- La stessa precisazione fa l’Apostolo, quando, dopo aver detto: “Un tempo foste tenebre, ora siete luce”, aggiunge: “nel Signore” (Ef 5,8).- “Io in essi e tu in me”, continua il Signore, “affinché giungano a perfetta unità” (Gv 17,23). In brevi parole, egli sintetizza qui il suo compito di mediatore tra Dio e gli uomini. – Quanto ora dice: “Io in essi e tu in me”, lo dice come mediatore, così come l’Apostolo spiega: “Voi siete di Cristo e Cristo è di Dio” (1Cor 3,23). – Quanto dice successivamente (“Affinché giungano a perfetta unità”), lo dice per insegnarci che la riconciliazione, che si realizzerà in lui quale mediatore, ha per fine di farci gioire nella perfetta beatitudine alla cui pienezza niente si potrà aggiungere". (Agostino d’Ippona, Commento al Vangelo di Giovanni, Roma 1984).Meglio la tua interpretazione? E sia!Ma sei proprio sicura che accelererà i tempi dell’unità?Io trovo che, se la Chiesa per me non è nè Madre, nè Maestra, è come pretendere di voler volare senz’ali. Intendiamoci: tutto si può fare. Da bambino ho provato a saltare dal muro con l’ombrello, come fosse un paracadute. L’intuizione mi sembrava geniale, ma ho dovuto ricredermi. Me lo hanno consigliato le mie povere gambe.

  26. Giovy ha detto:

    Un commento chiarificatore , senza richiesta ,vero!!! ma necessario per una "possibile lettura" sella mia scelta , visto che l’intervento pur concentrandosi su altro ( i post li leggo sempre ) partiva dalla mia scelta .Non riesco ad aggiungere altro Angelo, scusa le mie poche parole, ma in questo momento potri dire qualche sciocchezza in estrema verita’….ma credimi sono felice per te se ti senti parte viva di una chiesa senza la quale non riusciresti a volare. ti abbraccio nel nome di Gesu’ nostro Signore e nostro Dio.

  27. Angelo ha detto:

    e dalli con sto parlare in nome di cristo…. se lo avesse saputo di dare spunto a tutte queste esaltazioni si sarebbe guardato bene dal dire qualcosa… resto senza parole. (si fa per dire :-)))

  28. angelo ha detto:

    LA MESSA INCOMINCIA…PROCEDIAMO IN PACE. NEL NOME DI CRISTO! AMEN.«O Cristo glorioso! Influsso segretamente diffuso in seno alla Materia, e Centro sfavillante in cui si congiungono le innumerevoli fibre del Molteplice.Potenza implacabile come il Mondo e calda come la Vita; o Tu la cui fronte è di neve, gli occhi di fuoco, i piedi più scintillanti dell’oro in fusione.Tu, le cui mani imprigionano le stelle; Tu che sei il Primo e l’Ultimo, il Vivente, il Morto ed il Risorto; Tu che raccogli nella Tua esuberante unità tutti i fascini, tutti i gusti, tutte le forze, tutti gli stati; sei Colui che il mio essere invocava con un’aspirazione vasta quanto l’Universo. Tu sei veramente il mio Signore ed il mio Dio». «Racchiudimi in Te o Signore!».L’OFFERTA"Poiché ancora una volta, o Signore, non più nelle foreste dell’Aisne ma nelle steppe dell’Asia,sono senza pane, senza vino, senza altare, mi eleverò al di sopra dei simboli sino alla pura maestà del Reale; e Ti offrirò, io, Tuo sacerdote, sull’altare della Terra totale, il lavoro e la pena del Mondo.Lì in fondo, il Sole, appena incomincia ad illuminare l’estremo lembo del primo Oriente. Ancora una volta, sotto l’onda delle sue fiamme, la superficie vivente della Terra si desta, vibra e riprende il suo formidabile travaglio.Sulla mia patena, porrò, o Signore, la messe attesa da questa nuova fatica e, nel mio calice, verserò il succo di tutti i frutti che oggi saranno spremuti.Il mio calice e la mia patena sono le profondità di un’anima ampiamente aperta alle forze che, tra un istante, da tutte le parti della Terra, si eleveranno e convergeranno nello Spirito. Vengano pertanto a me il ricordo e la mistica presenza di coloro che la luce ridesta per una nuova giornata.Ad uno ad uno, o Signore, li vedo e li amo tutti quelli che mi hai dato quale sostegno e gioia naturale della mia esistenza.Ad uno ad uno, conto anche i membri di quell’altra e tanto cara famiglia che, a poco a poco, a partire dagli elementi più disparati, è stata riunita attorno a me dalle affinità del cuore, della ricerca scientifica e del pensiero.Più confusamente, ma tutti senza eccezione, evoco coloro la cui folla anonima costituisce la massa innumerevole dei viventi: – quegli ignoti che mi circondano e mi sostengono a mia insaputa,- quelli che vengono e quelli che se ne vanno, – e soprattutto quelli che, nella verità od in seno all’errore, hanno fede nel progresso delle cose e, nell’ufficio, nel laboratorio o nella fabbrica, oggi, con passione, inseguiranno la luce.Moltitudine agitata, imprecisa o distinta, la cui immensità ci spaventa, Oceano umano le cui lente e monotone oscillazioni incutono il dubbio persino nei cuori più credenti, voglio che, in questo momento, il mio essere risuoni al suo mormorio profondo. Tutto ciò che, durante la giornata, crescerà nel Mondo, tutto ciò che in esso diminuirà,- ed anche tutto ciò che vi morirà, – ecco, o Signore, l’elemento che mi sforzo di raccogliere in me per presentarlo a Te.È questa la materia del mio sacrificio, quell’unico sacrificio di cui Tu abbia voglia.Una volta, trascinavano nel tuo Tempio le primizie del raccolto e il fiore del gregge. L’offerta che Tu attendi realmente, quella di cui Tu senti ogni giorno il misterioso bisogno per sfamarti e dissetarti, è nulla meno dell’accrescimento del Mondo travolto dall’universale divenire.Ricevi, o Signore, questa Ostia totale che la Creazione, mossa dalla Tua attrazione, presenta a Te nell’alba nuova. Questo pane, il nostro sforzo, so bene che, di per sé, è solo una disgregazione immensa. Questo vino, la nostra sofferenza, non è purtroppo, sinora, che una bevanda dissolvente. Ma, in seno a questa massa informe, hai messo – ne sono sicuro perché lo sento – un’irresistibile e santificante aspirazione che, dall’empio al fedele, ci fa tutti esclamare: «O Signore, rendici uno!».E, poiché, in mancanza dello zelo spirituale e della sublime purezza dei tuoi santi, Tu mi hai dato, o Signore, una simpatia irresistibile per tutto ciò che si agita nella materia oscura,- poiché riconosco in me, senza rimedio, ben più di un figlio del Cielo, un figlio della Terra, -salirò stamane, in pensiero, sulle più alte vette, carico delle speranze e delle miserie di mia madre, e lassù. – in forza di un sacerdozio che solo Tu, credo, mi hai conferito, -su tutto ciò che, nella Carne dell’Uomo, si prepara a nascere od a perire sotto il Sole che spunta, io invocherò il Fuoco" (PIERRE TEILHARD DE CHARDIN in "LA MESSA SUL MONDO-Queriniana))

  29. Angelo ha detto:

    O Cristo glorioso! Influsso segretamente diffuso in seno alla Materia, e Centro sfavillante in cui si congiungono le innumerevoli fibre del Molteplice.mi domando cosa accidenti significhi 🙂

  30. lucetta ha detto:

    Insuperabile TEILHARD DE CHARDIN !!!!! A volte le sue espressioni sono comprensibili, altre volte il suo Amore per Cristo lo porta ad esprimersi in un modo per me inaccessibile. Preferisco ripetere fra me:"Tu sei veramente il mio Signore ed il mio Dio». «Racchiudimi in Te o Signore!».

  31. Deborath ha detto:

    Angelo 2, secondo me significa che il Cristo Glorioso è colui da cui tutto ha avuto origine, da cui tutto parte e a cui tutto è destinato a ritornare, tutto qui, credo che significhi questo, che Gesù è l’inizio, il centro ed il fine di tutte le cose… Non credi anche tu?Prova a leggere questa frase con serenità e con il desiderio di capire e vedrai che tutto ti apparirà chiaro…Un abbraccio e buona domenica!!

  32. Angelo ha detto:

    X deborath:-) la mia era una domanda accademica volta a sottolineare quanto sia strano che i seguaci di cristo usino al contrario del loro maestro un linguaggio quanto mai criptico…. sarà che alla massa non bisogna dire le cose in modo semplice, altrimenti poi capiscono troppo, vedi mentre il maestro parlava terra terra e con le parabole proprio per raggiungere tutti, una frase del genere : >>> Il mio calice e la mia patena sono le profondità di un’anima ampiamente aperta alle forze che, tra un istante, da tutte le parti della Terra, si eleveranno e convergeranno nello Spirito. Vengano pertanto a me il ricordo e la mistica presenza di coloro che la luce ridesta per una nuova giornata.>>>non è fatta per essere compresa, al massimo per peccare di presunzione. Sai mi ricorda quei medici del seicento che non capendo una mazza di medicina parlavano latino per far finta di conoscere misteri…. :-)Ovviamente ai gesuiti preferisco i francescani…. questione di gusti, e credo che anche i tuo cristo li preferisca. Ciao

  33. Angelo ha detto:

    x angelo nocent>>Sempre obbediente e fedele alla Chiesa Cattolica anche nei momenti di incomprensione, se gli fu duro “piegarsi”, tuttavia ubbidì con spirito di fede e in piena notte interiore.>>>Spero per lui che non si sia piegato troppo ai tempi del seminario…. in certi ambienti è quanto mai pericoloso, visto l’andazzo!!!! 🙂

  34. Angelo ha detto:

    si vede che il luogo ispira….. 🙂 il tuo problema è che ti prendi troppo sul serio…. dovresti imparare a ridere di più…..Ma certo è difficile per chi si macera in un mondo creato per fare molte chiacchiere e pochi fatti…. ciao globulo rosso.

  35. angelo ha detto:

    AVVISO AI PASSANTITERRENO SDRUCCIOLEVOLEATTENZIONE A DOVE METTERE I PIEDI !Per chi non se ne fosse accorto, vorrei evidenziare l’inizio di questo POST:ADESSO – Litterae communionisDomenica, 2 Maggio 2010—————————————————Per chi non lo sapesse, da tale precisazione si evince trattarsi di una LETTERA indirizzata a chi aderisce alla COMPAGNIA DEI GLOBULI ROSSI.Se uno che transita in web, oltre a leggerla, vuol anche lasciarvi un commento, ben venga!Se poi esprime il desiderio di voler far parte della Compagnia…meglio ancora!Ma se ogni volta che passa lascia sulla porta una UNA BELLA CACCA…in ricordo,tre sono le ipotesi:- o non se ne rende conto (ed è grave segnale di incontinenza fecale)- o lo fa di proposito, in tono spregevole (e non ci sono parole)- o è una noiosissima mosca che passa disinvolta dal letamaio alla tavola, dalla fogna al piatto di spaghetti o sul viso dei commensali…per poi tornarsene allegramente da dov’era venuta. In tal caso d’ora in poi entrerà in funzione il moschicida ELIMINAMorale:La FAVOLA è stata scritta per coloro cui la natura ha dato molta intraprendenza ma poco cervello.

  36. angelo ha detto:

    Teilhard De Chardin ha colto nell’Eucaristia l’aspetto unitivo. In essa tutte le divisioni e le molteplicità – comprese quelle più dolorose – trovano sollievo e rimedio.Proprio perché il suo liguaggio può risultare ostico e inusuale, è utile dire due parole sull’autore.Unico fra i teologi del nostro tempo, questo gesuita, lungi dall’essere un teologo di professione, ha trascorso la maggior parte della sua vita alla ricerca di carattere scientifico, geologico e paleontologico in particolare.I suoi scritti hanno ricevuto l’apprezzamento – non sempre incondizionato – della comunità scientifica.Ma quando si è cimentato con la teologia e la filosofia, le sue dottrine hanno suscitato sia approvazioni entusiastiche sia condanne senza appello.L’AMBIENTE DIVINO, saggio di vita interiore e IL FENOMENO UMANO, appartengono alle letture “trasgressive” della mia giovinezza. Guardato con sospetto dagli scienziati perché troppo teologico, e dai teologi perché troppo scienziato, Teilhard ha vissuto queste contraddizioni senza eccessive polemiche o rotture ma con l’orgoglio di rappresentare un PONTE fra due mondi scarsamente comunicanti tra loro.Perché parlarne qui?Nell’opera citata egli sostiene che Dio al cristiano chiede non solo la spiritualità dell’intenzione ma anche l’offerta di ogni azione per la costruzione del CORPO DI CRISTO, comprese le diminuzioni e le sofferenze.Nella sua opera più ambiziosa, IL FENOMENO UMANO, egli si rivolge nello stesso modo al credente e all’agnostico del suo tempo invitandoli a riconsiderare il fine dell’uomo che non è un essere periferico ed insignificante ma inserito in una grande tensione cosmica verso il “PUNTO OMEGA”, il cui vertice finale – come giustamente faceva rilevare Deborath – è l’unione di tutto in Cristo: “Instaurare omnia in Christo”, Efesini, 1,10. (Detto per inciso, diventerà il cavallo di battaglia di Don Orione, fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza. IL SUO PENSIERO IN SINTESIL’avvenire è più bello di tutti i passati. Questa è la mia fede.Credo che l’universo sia un’Evoluzione.Credo che l’Evoluzione vada verso lo Spirito.Credo che lo Spirito si compia in qualche Personale.Credo che il Personale supremo sia il Cristo-Universale.Sempre obbediente e fedele alla Chiesa Cattolica anche nei momenti di incomprensione, se gli fu duro “piegarsi”, tuttavia ubbidì con spirito di fede e in piena notte interiore.Perciò, sintesi della sintesi può essere questa:Tutto ciò che sale converge.Tutto ciò che accade è adorabile.Fare di Cristo il cuore del mondo.Curiosamente, la Lettera della Commissione Episcopale per il laicato ai fedeli laici del 1 LUGLIO 2005 ha questo titolo: “FARE DI CRISTO IL CUORE DEL MONDO”. Perché l’amore cristiano non è soltanto un sentimento filantropico ma un legame divino.DIO SOLTANTO può originare l’UNITA’.Ma solamente quando gli uomini rinunciano al loro egoismo e si aprono a Cristo, vivendo il Lui.La piccola Teresa di Lisieux lo ha compreso molto chiaramente ancor prima di Teilhard, anche se lo ha espresso con parole molto diverse: vedi in note-Nocent in risposta a Silvia:http://globulirossicompany.spaces.live.com/blog/cns!AF154A77143EA6C6!1516.entryMa il grande scienziato ha visto nell’Eucaristia l’aspetto unitivo nel quale tutte le divisioni e tutte le molteplicità – per riagganciarci all’origine del nostro post – comprese quelle più dolorose, trovano sollievo e rimdio. Questo è il punto.Ci sarebbero tante altre sue splendide riflessioni su questo tema ma le rimando a un’altra volta, se ci sarà.

  37. Angelo ha detto:

    decisamente troppo sul serio…. non farti prendere d’aceto mio giovane amico…. :-)Non sai che la calma è la virtù dei forti?

  38. Jole ha detto:

    Effettivamente senza Teilhard De Chardin la ns vita non avrebbe avuto senso :SNon e’ stato scomunicato solo perchè si è deciso che era meglio ignorarlo e se lo dice una progressista come me ……Cristo non è un influsso innanzitutto e tutto del suo pensiero sa di panteismo in che vuol dire che o non aveva capito niente del cristianesimo oppure delirava -> vedi "inno alla materia"Teilhard De Chardin può andar bene per chi ha una fede matura ma per tutti gli altri è fuorviante, consiglio di consultare wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Pierre_Teilhard_de_ChardinL'unica cosa giusta che detto è che " la crezione non è finita" ma qst lo sapevamo gia : pare che il Battesimo inserisca nel mistero della morte e risurrezione di Cristo, qst non è creazione infinita?Pantesimo x panteismo preferisco Tagore

  39. Angelo ha detto:

    ma dai jole….:-) cosa fai gli monti il mito anche tu? ahahahahaha

  40. Angelo ha detto:

    pensavo che come globulo rosso a furia di portare ossigeno si è gonfiato…. 🙂

  41. Jole ha detto:

    beh, si trovo Tagore più "cristiano" di De Chardin, specie x quanto riguarda il concetto di Trnità e anche più spirituale

  42. Danilo ha detto:

    Giovy, con Cinzia ci siamo scambiati gli anelli 😉 tvtb.Per quanto riguardo il post e i commenti, lascio solo un sorriso imbarazzato e nauseato, sono contento di esserne uscito fuori da certe discusssioni.Giovy, un consiglio, prendilo solo se trovi che sia buono: <<Vivi la tua cristianità senza dar retta più a nessuno, Cristo guida il cuore dei fanciulli e non la ragione sulla teologia, o la scienza degli uomini>>.Tutto il mondo è paese.Saluti.

  43. angelo ha detto:

    Jole, non ho il piacere di conoscerti. Essendo la prima volta che passi da queste parti lasciando un segno, dovrei dire grazie a Teilhard. Convengo che senza di lui si possa benissimo vivere. Ma se ti sei “materializzata” su questo blog, decidendo di venirti a sporcare le scarpe in queste pozzanghere lo devi proprio a lui e non al fascino delle mie chiacchere. Sai, quando si può fare benissimo anche senza di Cristo…tutto è relativo.Dalle tue poche battute non dai l’impressione di essere un’esperta conoscitrice del personaggio e per confutare la tua totale demonizzazione non posso certo ricorrere a qualche battutina.Posso darti ragione quando scrivi che “Teilhard De Chardin può andar bene per chi ha una fede matura ma per tutti gli altri è fuorviante”. Epperò, di lì ha sostenere che è un panteista ce ne passa. Queste erano le prime impressioni, suscitate appena uscite le sue opere. Fortunatamente tutto si è alquanto ridimensionato perché si è capito che il suo non è solo un discorso teologico ma talvolta poetico nell’uso delle immagini, e perfino mistico. E poi in lui l’argometazione e il ragionmento sono rigorosi, non una serie di impressioni ed ispirazioni poetiche e basta. E soprattutto non mira mai a scandalizzare ma solo offrire spunti per la riflessione, nella piena coscienza di aprire delle piste.Durante l’omelia del 25 Luglio 2009, nella cattedrale di Aosta, lo ha citato perfino Benedetto XVI:«Così Dio perdona trasformando il mondo ed entrando nel nostro mondo perché ci sia realmente una forza, un fiume di bene più grande di tutto il male che può mai esistere. Così l’indirizzo a Dio diventa un indirizzo a noi: cioè questo Dio ci invita a metterci dalla sua parte, ad uscire dall’oceano del male, dell’odio, della violenza, dell’egoismo e di identificarci, di entrare nel fiume del suo amore.Proprio questo è il contenuto della prima parte della preghiera che segue: «Fa che la tua Chiesa si offra a te come sacrificio vivo e santo». Questa domanda, diretta a Dio, va anche a noi stessi. È un accenno a due testi della Lettera ai Romani. Noi stessi, con tutto il nostro essere, dobbiamo essere adorazione, sacrificio, restituire il nostro mondo a Dio e trasformare così il mondo. La funzione del sacerdozio è consacrare il mondo perché diventi ostia vivente, perché il mondo diventi liturgia: che la liturgia non sia una cosa accanto alla realtà del mondo, ma che il mondo stesso diventi ostia vivente, diventi liturgia.É la grande visione che poi ha avuto anche TEILHARD DE CHARDIN: alla fine avremo una vera liturgia cosmica, dove il cosmo diventi ostia vivente. E preghiamo il Signore perché ci aiuti a essere sacerdoti in questo senso, per aiutare nella trasformazione del mondo, in adorazione di Dio, cominciando con noi stessi. Che la nostra vita parli di Dio, che la nostra vita sia realmente liturgia, annuncio di Dio, porta nella quale il Dio lontano diventa il Dio vicino, e realmente dono dinoi stessi a Dio».Dunque, completamente riabilitato? Non credo. Né io ho inteso proporre lui in alternativa al Battsimo. E nemmeno porlo al centro della riflessione che continua ad essere un altro: “La Chiesa ha ricevuto l’Eucaristia da Cristo suo Signore, non come un dono prezioso fra tanti altri, ma come il dono per eccellenza….”. Devo constatare con amarezza che il tema NON SOLO NON APPASSIONA ma da alcuni è perfino pretestuosamente ridicolizzato.

  44. Giovy ha detto:

    x Danilofratellino io ,o sapevo….Dio e’ grande e il mio cuore di cupido aveva intuito che sarebbe andato tutto bene…via le paure e i timori , che ti dicevo? ora aspetto di fare solo un bel biglietto per la sicilia:-)))))x tuttispero davvero che fermate questo treno…. che non fa del bene a nessuno, ne moralmente ne spiritualmente, Pa’ fallo per me..un abbraccio in quell’unico sentimento universale che lega ogni diversita’…

  45. Angelo ha detto:

    uffi…. proprio ora che ci stavamo divertendo…. vabbè stella, proprio perchè me lo chiedi tu, ma stai attenta agli esaltati da qualunque parte predichino…. :-)))) ciao a tutti i globuli

  46. angelo ha detto:

    Mi scuso. Ma l’ultima parola, stando alle regole del gioco, spetterebbe al CONDUTTORE DEL TRENO.L’ultimo messaggio pervenuto mette in guardia: “…ma stai attenta agli esaltati da qualunque parte predichino…”. Indubbiamente un saggio consiglio che il lettore deve prendere al volo. Non si sa mai…Non mi era ancora capitata una simile richiesta: “spero davvero che fermate questo treno…. che non fa del bene a nessuno, ne moralmente ne spiritualmente, Pa’ fallo per me…un abbraccio in quell’unico sentimento universale che lega ogni diversita’…”.Aderisco alla richiesta che peraltro non mi costa nulla. Ma, prima di portare in deposito la locomotiva e parcheggiare i vagoni su un binario morto, vorrei ricavarne una lezione almeno per me. Che, se mi permetto acune considerazioni ad alta voce è solo perché non restino disorientati coloro che hanno condiviso pensieri ed intenti. Questo blog infatti non è ”strettamente personale” ma rappresenta la condivisione di un SOGNO, di persone che mi auguro non esaltate ma semplicemente credenti, ancorché bisognose ogni giorno di perdono.Ho scoperto con stupore che essere CATTOLICO da taluni viene considerato una specie di secondo peccato originale, dopo quello dei progenitori, giacché la Chiesa cui appartengo non sarebbe lo strumento con il quale Dio vuol portare a compimento il Suo Regno ma piuttosto una banda di ipocriti, sepolcri imbiancati, stupratori, strumentalizzatori, fanatici, esaltati…insomma, gente dalla quale sarebbe opportuno tenersi a distanza per questi ed altri buoni motivi.Epperò dagli interventi mi è sembrato che sia in casa Protestante che tra i Testimoni di Geova, gli Agnostici e non so chi…non si stia meglio, per una serie di altri motivi.E mi par di aver capito che, non potendo tenere il piede in due scarpe, l’idea migliore sarebbe quella di andare per i fatti propri, forti e orgogliosi di possedere nel cuore l’amore che vince su tutto e che non ha bisogno di essere imbragato e istituzionalizzato ma liberato invece da precetti e vincoli che mortificano e soffocano la libertà creativa della persona.Perché alla base ci sarebbe “quell’unico sentimento universale che lega ogni diversita’…”.Mi chiedo: la diversità che ha generato il conflitto possiede la capacità intrinseca di rimettere le cose a posto? O non piuttosto di prendere semplicemente le distanze?Quando mi rado la barba e mi guardo nello specchio, ogni tanto mi prende un senso di disagio pensando a quanto dice Gesù nel Vangelo: LUCA“Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l’amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo” (Lc 11, 42-44)MATTEO“Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. […] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci. […] Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto! […] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità. (Mt 23, 4 e seguenti) E se io fossi proprio uno di questi…? Se fossi? Fatico ad ammetterlo, ma lo sono. Dovrei dire grazie a chi in qualche modo me lo ha ricordato. Ma ne sono capace?Non sono né teologo né filosofo ma se provo a citare qualche pensatore è come se lo fossi e, dunque, da guardare con disprezzo o almeno con sospetto e circospezione. Che sia giusto?Non me ne rendevo conto ma adesso lo so: per alcuni assomiglio molto al presuntuoso dottore della Legge di cui si parla nella parabola del Samaritano: uno che tende tranelli, strumentalizza le situazioni, prepara imboscate (Luca 10, 25-37): “Un dottore della Legge, VOLENDO TENDERE UN TRANELLO A GIOVY…”. No! Fin qui non ero arrivato. Ma arroganza e presunzione mi appartengono.GESU’. In genere c’è una singolare simpatia per Gesù per il fatto che Lui ha una particolare simpatia per “quelli fuori”,- fuori le mura del sacro,- fuori del Tempio e di ogni istituzione religiosa,- per gli “irregolari”, gli impuri, gli indegni.Gesù sembra dire: meglio costoro che apparentemente sono senza fede e senza morale, ma che rimangono disponibili, curiosi, in ricerca, piuttosto che i “regolari” come me, presuntuosi, soddisfatti e arresi al sistema.Sant’Agostino anche lui aiuta a mettermi in crisi:- “molti non appartengono alla Chiesa, ma appartengono a Cristo;- molti appartengono alla Chiesa ma purtroppo non appartengono a Cristo”. E se fossi anch’io tra quest’ultimi?Epperò – non posso nasconderlo – mi ha colpito profondamente quella del Gesù “fallito”, uno dei grandi falliti della storia.Tra poco il locomotore sarà in deposito. Fatte salve quelle del Maestro che sono Parole di Vita, il treno delle tante parole inutili e irriguardose si fermerà.Faccio presente che vi sono altri convogli in transito. L’ultimo che è partito da poco si chiama LA TENEREZZA DI DIO:http://globulirossicompany.spaces.live.com/default.aspx?_c01_BlogPart=blogentry&_c=BlogPart&handle=cns!AF154A77143EA6C6!1636Spero che i passeggeri che si sono lamentati per il pessimo servizio riservato loro su questo percorso, abbiano motivo di ricredersi.Perciò la COMPAGNIA…è lieta di fornire agli scontenti un BIGLIETTO-OMAGGIO per farsi perdonare le scorrettezze del conduttore che nel frattempo si ritireràa meditare la parabola del Samaritano.Ma una preghiera è d’obbligo:“Ti ringrazio, o Padre, Signore del Cielo e della Terra, perché hai nascosto queste cose ai grandi e ai sapienti e le hai fatte conoscere ai piccoli” (Luca 10,21).Rinnovo le mie scuse a tutti coloro che possono essersi risentiti per una ragione o per l’altra, memore del monito evangelico:«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio.Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono” (Matteo 5, 20-26).Obiettivo difficile, quello che chiede il Signore, ma possibile:“ un abbraccio in quell’unico sentimento universale che lega ogni diversità…”? Forse.

  47. Angelo ha detto:

    “molti non appartengono alla Chiesa, ma appartengono a Cristo;- molti appartengono alla Chiesa ma purtroppo non appartengono a Cristo”. interessante…. Comunque sei un degno conduttore… forse ora sei sulla via giusta….

  48. Jole ha detto:

    concordo con Angelo<la diversità che ha generato il conflitto possiede la capacità intrinseca di rimettere le cose a posto? O non piuttosto di prendere semplicemente le distanze?>….mi sembra che la risposta a qst punto sia ovvia….anche se la domanda in se conteneva un esplicito invito a superarsi^__*ma le sfide "mi tentano" purtroppo.ciao

  49. Giovy ha detto:

    Non avevo letto gli ultimi commenti…non so perche’^^Angelo@ la mia non voleva essere polemica, ognuno vive la sua fede come meglio crede, ognuno vive la sua cristianita’ e il suo cattolicesimo seguendo la sua chiamata che per ognuno e’ diversa , unica e speciale…la diversita’ e’ anche tra coloro che hanno tanto in comune, non ho mai preso le distanze da nessuno, chiunque esso sia, qualsiasi sia il suo credo, qualunque sia la sua nazionalita’, a me non importa di nulla, per me conta solo il rispetto e quel pizzico d’amore che fa superare ogni contrasto anche li dove ci sono opinioni contrastanti. Il mio invito era solo per mettere fine ad un dialogo che , anche per colpa mia, stava prendendo una brutta piega e se mi sono rivolta in particolare a pa’ e’ solo perche’ con lui ho maggiore confidenza e soprattutto perche’ so che il suo giocare, scambiato tante volte con l’aggredire poteva offenderti o rovinare un post che non ho mai ritenuto offensivo .Anche io sono un esaltata, tutti lo siamo, quando davvero crediamo in cio’ che stiamo facendo, senza pensare che magari pero’ per accogliere l’altro dobbiamo scendere un pochino dalle nostre idee e ritrovarci a meta’ strada…Colgo la tua preghiera e se ti ho allontanato dal mio cuore ti prendo per mano, anzi vi prendo per mano e vi chiedo di venire con me ai piedi dell’altare, senza citare alcun pensatore, alcun teologo, alcun evangelista, solo le parole del nostro unico maestro…amatevi..come io ho amato voi:-)con sincerita’..vi abbraccio

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