L’ESPERIENZA DI MADRE ELVIRA DELLA COMUNITA’ CENACOLO
La vita è bellissima e io sono tanto contenta di esserci. Prima di tutto desidero dire grazie a mia madre e a mio padre perché mi hanno permesso di vivere e poi ringrazio tutti perché non sono sola: c’è attorno a me la vita preziosa di tante persone, siamo in tanti ad essere stati creati ed amati!
Dobbiamo solo accoglierla la vita, accoglierla come un dono e gioirne, vivendo con stupore tutto ciò che accade. Colui che ci ha creati sussurra al nostro cuore, ogni giorno, ridonandoci la vita: “E bello che tu esisti!”. Dobbiamo accogliere questa verità dell’Amore che ci ha fatti esistere, dobbiamo dire a noi stessi: “Sì, è vero, è bello che esisto, è un dono esserci, è un dono di Dio la vita!”. E quando riconosciamo questa verità il cuore è ricolmo di felicità e nasce in noi il desiderio di comunicare questa gioia a tutti, di “rimboccarci le maniche” e di servire la vita.
Ma innanzitutto dobbiamo fare questo servizio a noi stessi: prima di uscire di casa sorridiamo alla nostra vita e lasciamo che quel sorriso ci doni un volto nuovo, un volto sereno, un volto di pace e di gratitudine per tutto quello che il Signore ci ha dato. Allora “entreremo” nella vita e saremo capaci di donarci, di servire gli altri con gratuità e verità, di restituire a tutti l’Amore ricevuto.
A volte non sorridiamo più perché pensiamo di non essere amati, ma non è vero: c’è su di noi e per noi un Amore immenso e fedele. Il sole dell’Amore di Dio sorge ogni giorno per tutti noi, buoni o cattivi: apriamogli le porte allora per lasciar filtrare la sua luce, in modo che quella luce ci avvolga, abbracci la nostra vita e la illumini. Lasciamola filtrare anche negli spazi più intimi e ad un certo momento quel raggio di luce, dopo essersi fatto strada in noi, si farà strada anche intorno a noi per dire a chi si sente rifiutato e solo, con il nostro sorriso sereno e con i nostri gesti di amore: “E bello che tu esisti, sei un figlio amato, Dio ha dato la sua vita per te!”.
È la “legge” dell’Amore: se non lo doni non lo riconosci e non ti accorgi di quanto ne stai ricevendo, con il rischio di continuare perennemente a cercarlo chissà dove, elemosinando la comprensione, la stima e lo sguardo degli altri, ricadendo in una dipendenza degli affetti che ci rende schiavi e confusi, che è egoismo, che è la morte del cuore. Noi siamo nati per amare e abbiamo sperimentato che solo Colui che ci ha creati ci da quell’Amore senza misura che andiamo cercando: è Lui e solo Lui la sorgente inesauribile della vita, la pienezza del cuore.
Quando siamo un po’ amareggiati e chiusi è perché non stiamo amando e non stiamo servendo: è lì la radice della tristezza. È l’esperienza che facciamo tutti della nostra povertà umana, ma oggi possiamo scegliere perché abbiamo vissuto anche la ricchezza del cuore che è gioia, speranza, libertà, dono di noi! Facciamo questi passi di verità e di coraggio: il Signore fa grandi cose, le ha fatte e le farà ancora in noi e in tutti quelli che gli aprono la porta del cuore.
Il “segreto” è la fiducia in Lui, è la fede che, come dice Gesù, smuove le montagne. Quella fede sicura che è bene, forza, bellezza, che è amore, servizio, stupore… quella fede che è vita vera!
Madre Elvira Petrozzi – Comunità Cenacolo
E lungo il Tevere che andava lento lento
Noi ci perdemmo dentro il rosso di un tramonto
Fino a gridare i nostri nomi contro il vento
Tu fai sul serio o no…
Tra un walzer pazzo cominciato un po’ per caso
Tra le tue smorfie e le mie dita dentro il naso
Noi due inciampammo contro un bacio all’improvviso
troppo bello per essere vero, per essere vero, per essere vero…
Amore mio,
Ma che gli hai fatto tu a quest’aria che respiro
E come fai a starmi dentro ogni pensiero
Giuralo ancora che tu esisti per davvero
Amore mio,
Ma che che cos’hai tu di diverso dalla gente
Di fronte a te che sei per me cos importante
Tutto l’amore che io posso proprio niente…
E dopo aver riempito il cielo di parole
Comprammo il pane appena cotto e nacque il sole
Che ci sorprese addormentati sulle scale
La mano nella mano…
Questo mi piace, mi gusta, mi consola, mi riempie, mi sazia e non mi fa desiderare niente altro che “essere preziosa per DIO” . Grazie Angelo.